martedì 28 maggio 2013

Tonno del Serchio: leggende e realtà

Dopo la pubblicazione dei nostri Post sul Tonno del Serchio e sul Pastrami su FB e Twitter mi hanno chiamato in tanti per sapere notizie del Tonno del Serchio. Anche una signora dal New Jersey discendente di emigrati nostrali, mi ha chiesto del Tonno e mi anche confermato che il New York Pastrami è il miglior panino del Mondo. Ho detto alla signora Amalia che il Pastrami è certamente ottimo…ma che un panino con Pane di Patate Garfagnino e il Bazzone  di Rolando è un’altra cosa. Ai molti che mi hanno chiesto delucidazioni sul Tonno del Serchio…per ora non posso dire niente mi spiace….dobbiamo evitare copiature dell’ultimo minuto prima che il Tonno di Emy, Francesco e Rolando sia in commercio.
Posso solo dare solo alcune notizie storiche…..che affondano nella leggenda e quindi come tutte le leggende non è detto che siano la verità.
Già gli antichi romani ai tempi di Crasso e Cesare, dragavano le sponde del Serchio per dare la caccia alle prede più succulente da trattare con il nettare di Bacco secondo una ricetta che affonda nella notte dei tempi. Dice sempre la leggenda che il Tonno del Serchio riappare con l’invasione dei Longobardi che fecero di Lucca la capitale del loro lunghissimo regno. Si narra che lo stesso Vescovo Frediano famoso per aver deviato il Serchio nel letto attuale, con un rastrello, fosse particolarmente ghiotto del Tonno del Serchio. Qualche storico si spinge a dire che i Longobardi così chiamati per le folte barbe che adornavano le loro facce abbiano cominciato a radersi perché l’olio che arricchiva e conservava il Tonno del Serchio impiastricciava noiosamente i loro folti peli facciali. La ricetta del Tonno pare che fosse stata confidata da Odino in persona a Liutprando re dei Longobardi, così sembra dire Paul Warnefried, nella sua “Historia Langobardorum”. Alla caduta dei Longobardi il Tonno cadde in disuso per riapparire alla soglia del Trecento con Castruccio Castracani il più grande condottiero medievale italiano, poco amato dalla Lucca bacchettona, perché alfiere dell’Imperatore nella lotta al Papato. Castruccio grande cacciatore dragava le sponde del Serchio in battute epocali per procurarsi la materia prima necessaria per il Tonno. Nel quadro della accesa rivalità fra Lucca e Firenze, narrano alcuni testi mai confermati, che Caterina dei Medici universalmente riconosciuta come la fondatrice della Cucina Francese, avesse portato a Parigi fra le molte ricette toscane anche il Tonno del Serchio, cambiandoli nome per non essere sputtanata, in Tonno del Chianti. Nel corso dei Secoli la ricetta del Tonno del Serchio si perde, anche perche la Repubblica lucchese assediata da più parti riduce il suo territorio a poco più delle sei miglia, abbandonando la maggior parte del Serchio, agli Stati vicini. L’invasione Napoleonica prima, la cucina francese imposta, la restaurazione della Pace di Vienna e la supposta allergia della Duchessa Maria Luisa al Tonno, fa scomparire dalle tavole lucchesi questa storica pietanza. Riappare ora con la ricetta segreta di Rolando, trovata nella antica biblioteca del Castello di Castruccio a Ghivizzano.
Questa è la fantasiosa leggenda…il certo è che il Tonno del Serchio è tornato realtà preparato con cura dall’ottimo cuoco dell’osteria PIO, Emiliano, che ha tradotto in prodotto meraviglioso la ricetta di Rolando e la splendida materia prima da Lui fornita.
Il Tonno del Serchio sarà in Carta all’Osteria PIO, di Giovedì 30 maggio con gli stortini gialli di Moriano, sarà inoltre venduto all’Alimentari di PIO, anche sottovuoto, a due euro l’etto, mentre Rolando sta valutando la possibilità, compatibilmente con l’approvvigionamento della materia prima, di metterlo in commercio fra i suoi eccezionali prodotti del Podere delle Pianacce.
  



PIO: un nuovo nato...il Tonno del Serchio

PIO:  è arrivo la seconda novità per una calda estate 2013.
Dopo il lancio del Pastrami, ecco pronto per il decollo un altro piatto particolare: il Tonno del Serchio.
Questo è un prodotto della cucina dell’Osteria PIO ed del Cuoco Emiliano Ducci, con la mia collaborazione e quella di Rolando Bellandi, detentore di una ricetta segreta. Da noi tre, Emiliano, Rolando e Francesco, nasce ufficialmente il Tonno del Serchio
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Andrà in carta all’Osteria PIO a partire dal prossimo Giovedì servito insieme ai primi Stortini gialli del Morianese. Una sciccheria.
Il Tonno del Serchio sarà venduto anche all’Alimentari-Food and Wine di PIO da asporto, a due euro l’etto, anche sottovuoto.
La ricetta per ora è top secret in questa fase di lancio non possiamo dare anticipazioni….venite a sentirlo e poi ci direte. Tra l’altro Rolando sta studiando come metterlo in commercio fra i suoi prodotti.
L’estate 2013 di PIO si prefigura per ora con queste due novità assolute: il Pastrami e il Tonno del Serchio.
Anche il Pastrami entra in carta dell’Osteria questo Giovedì, servito al piatto con Cetrioli e Salse varie, ma il Pastramoi si troverà anche all’Alimentari-Food and Wine di PIO ad etti, a 2,50 l’etto, meno della Bresaola.
Ma all’alimenari si potrà anche degustare nel classico panino di cereali appositamente creato per PIO dall’Antico Forno di Valdottavo, con Salse e Cetriolini.
Due novità importanti, frutto della passione per il Team di PIO per l’enogastronomia, per la ricerca storica dei prodotti, per la sperimentazione.
Ai nostri affezionati clienti il giudizio finale sulle mostre scelte.

Buon appetito!!!

sabato 25 maggio 2013

Un po' di New York da PIO

Vi avevo annunciato che stavamo per presentare un paio di iniziative legate all'enogastronomia internazionale.  Sempre prodotti tipici popolari, come è nello stile di PIO, veramente particolari ed eccezionali.
Niente "puzza sotto il naso" e gigionerie per ricchi, ma onesti prodotti di contadini o artigiani e di grande novità nel mondo.....prodotti ricchi di storia e tradizione legati alla cultura di un popolo e sopratutto di grande diffusione, popolari, dal costo molto CIP.
Presenteremo nei prossimi giorni da PIO, sia All'Osteria che al Food and Wine, il PASTRAMI un antico cibo ebraico che è è enormemente popolare negli Stati Uniti, da Boston a San Francisco e sopratutto per le vie e per il locali popolari di New York, tanto che viene anche chiamato New York Pastrami.
Storia del Pastrami secondo Wikipedia:  Il Pastrami è un piatto originario della cucina Ebraica proveniente dai Balcani e Medio Oriente (Turchia, Romania, Israele,etc.), originariamente utilizzato come mtodo di conservazione della carne prima che fosse usata la refrigerazione.
Il metodo di conservazione del prodotto consiste nel mettere la carne cruda sotto salamoia, poi essiccarlo, condirlo con varie spezie (aglio, coriandolo, pepe nero, paprika, chiodi di garofano) e infine affumicarlo e cuocerlo a vapore.
La carne utilizzata è solitamente manzo e precisamente la parte ombelicale per il suo basso costo, ma in Romania sono utilizzate anche carni di maiale e montone.
Si presenta come il carpaccio o come il prosciutto e cioè in fettine molto sottili con varie salse associate o verdure come cavolo e crauti.
È molto utilizzato anche negli Stati Uniti d'America essendo stato importato dagli immigrati all'inizio del XX secolo, soprattutto come street food, dove viene mangiato con due fette di pane di segale oppure come guarnizione per insalate e hamburger. Le variazioni e gli accostamenti sono molto vari vista la sua semplicità e il facile accostamento gastronomico con verdure e salse ma anche servito in ristoranti etnici specializzati.

Da PIO chiameremo questo particolare prodotto NEW YORK PASTRAMI PIO e sarà degustabile sia al Food and Wine (Alimentari di PIO) fra due fette di pane scuro e senape, sia all'Osteria in un piattocon insalata e salse realizzate dal nostro Emiliano. 
Il costo di entrambi, panino o piatto, sarà CIP, molto basso e consentirà a tutti di poter degustare una delle meraviglie culinarie popolari del Mondo.
In Italia non credo si possa degustare in molti posti ancora e quindi da PIO presenteremo una prodotto ed un piatto veramente raro, ma popolare che potremo degustare senza andare a NewYork.
La nostra intenzione è di presentare questo Pastrami per tutti coloro che la domenica tornando dal Mare vogliono mangiare qualcosa di veloce e non caro e non vogliono mangiare la solita Pizza ed allora a questi dico: venite da PIO a degustare il Pastrami.
Devo infine ringrazia l'amico Rolando Bellandi il guru del Prosciutto Bazzone, che ha trovato i rari produttori italiani del Pastrami e che forse insieme lanceremo in Toscana.

giovedì 2 maggio 2013

VENERDI' 3 MAGGIO - ANTEPRIMA VINI

OSTERIA PIO
ANTEPRIMA VINI DELLA COSTA
Menù per la sera di Venerdì 3 maggio
Via Morianese 2964, San Quirico di Moriano, LUCCA
Prenotazione 0583 330034

I Classici affettati del Podere delle Pianacce
di Rolando Bellandi
Prosciutto Bazzone, Mondiola, Soppressata, Salame, Pancetta
Accompagnati con Quinis Rosso DOC Colline Lucchesi 2009 gr.13,5
Fattoria Sardi Giustiniani, San Concordio di Moriano

I famosi Tordelli di PIO
Farina Mennucci, Carne dell’Antica Norcineria ,Bietola del Contadino Morianese
Accompagnati con Il Ghizzano Rosso Biologico IGT gr.14 - Peccioli

Baccalà alla brace e Ceci con Olio DOP Baldaccini
Norvegese – EVO Tenuta Baldaccini di Moriano
Accompagnato con Palistorti di Valgiano Rosso DOC 2010 gr. 13 - Valgiano

Crostata di Fragole, croccante e brigidini della  Festa di S.Croce di Maggio
Farina Mennucci, Fragole Morianesi

PoncePIO
L’antico ponce Morianese del Fantasma Gabriellinus
  
Costo 28 euro, tutto compreso